Colomba di Pasqua

Anche la colomba, come il panettone, per essere tale dovrebbe rispettare un disciplinare riguardante la preparazione e, soprattutto, gli ingredienti. La cosa, naturalmente, mi tocca fino ad un certo punto: non potendo utilizzare farina di frumento, infatti, mi preparo panettoni e colombe in casa, con farina bianca di farro macinata a pietra. Tutt’al più, gioco ad inventarmi qualche nome strano, che ne so, Farrottone o, per il Pandoro, Panfarro.
Ultimamente, però, la mia fantasia ha da fare altrove e poi, mi rifiuto di continuare la serie chiamandola “Farlomba” … piuttosto, la faccio bianca e nera e la chiamo “Gazza ladra” … in onore di colui che a colazione si frega sempre l’ultima fetta! 🙂
Per una volta, perciò, con buona pace dei disciplinari, Colomba sia!

Ingredienti per la colomba:

  • gr 500 di farina bianca di farro macinata a pietra;
  • gr 130 di zucchero semolato;
  • gr 125 di latte intero;
  • gr 5 di lievito di birra fresco;
  • gr 100 di tuorli d’uovo;
  • gr 135 di burro;
  • gr 120 acqua tiepida;
  • gr 5 di miele d’acacia;
  • gr 125 di scorze di arancia candite (oppure canditi misti);
  • una bacca di vaniglia;
  • gr 5 di sale fino.

Ingredienti per la ghiaccia:

  • 25/30 mandorle dolci sgusciate e spellate;
  • 75 gr di zucchero semolato;
  • albume q.b.

Ingrdienti per la decorazione:

  • mandorle sgusciate e spellate;
  • granella di zucchero (a piacere)

Procedimento

Primo giorno

Fare un poolish con 5 gr di lievito di birra, 125 gr di latte e 125 gr di farina bianca di farro.
Lasciare lievitare nella ciotola, coperto con un foglio di pellicola, per 8/12 ore.

Primo impasto

Stemperare il poolish con 95 gr di acqua tiepida (27°/28°), aggiungere 65 gr di zucchero e 25 gr di tuorli; iniziare ad amalgamare e, dopo qualche minuto, aggiungere 250 gr di farina.
Continuare a lavorare l’impasto fino a quando non risulterà bene asciutto e, a questo punto, aggiungere altri 25 gr di tuorli.
Lavorare finchè i tuorli d’uovo aggiunti non saranno completamente assorbiti e l’impasto si presenterà asciutto ed elastico (non si deve attaccare alla ciotola dell’impastatore).
Incorporare nell’impasto 70 gr di burro morbido e lasciare lievitare (dentro una ciotola sufficientemente capiente e coperto con un foglio di pellicola) fintanto che l’impasto non avrà triplicato il suo volume (circa 12 ore) .

Secondo impasto

Aggiungere al primo impasto 65 gr di zucchero, 5 gr di miele, 25 gr di acqua tiepida e 25 gr di tuorli. Iniziare ad impastare e, dopo qualche minuto, aggiungere 125 gr di farina.
Continuare a lavorare l’impasto fino a quando non risulta bene asciutto e, a questo punto, incorporare altri 25 gr di tuorli.
Lavorare finchè l”impasto risulta ben incordato. Aggiungere il sale, i semi della bacca di vaniglia, 65 gr di burro morbido. Continuare a lavorare l’impasto fintanto che tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati e, in ultimo, incorporare i canditi tagliati a piccoli cubetti (io aggiungo solo scorze di arancia candite frullate … non si vedono ma donano tutto il loro profumo all’impasto!).
Lasciare riposare l’impasto (nella ciotola dell’impastatore coperto con un foglio di pellicola) per circa 60 minuti, quindi, dividerlo in porzioni adeguate a seconda degli stampi che si intende usare.
Disporre l’impasto porzionato negli stampi e lasciare lievitare fino a quando non raggiunge il bordo ( circa 4/5 ore).

Preparazione della ghiaccia

Macinare le mandorle insieme con lo zucchero ed una parte degli albumi fino ad ottere una pasta fine.
Aggiungere ancora albumi fino a quando la ghiaccia risulterà di una consistenza tale da essere facilmente spalmata (attenzione non deve essere troppo liquida).

Una volta lievitate, spalmare sulle colombe la ghiaccia, decorare con le mandorle e la granella di zucchero (a piacere), quindi, infornare in forno statico e già caldo a 200°. Dopo 5 minuti, abbassare la temperatura a 180° e portare a cottura (per colombe formate in stampi da 750gr occorrono circa 45 minuti ).

Una volta sfornate lasciare raffreddare su di una gratella.

Cucina l’arte e …

Una bruna bellezza mediterranea, un piatto di polenta fumante, funghi e mozzarella, pomodori, olio e vino …

Una giovane assorta, una grande vetrata sulla Senna, fragole e champagne,  …

Un boccale di birra, una nuvola compatta di schiuma, dolci e castelli …

Va bene, d’accordo, la smetto!
E, soprattutto, parto dall’inizio …
Qualche anno fa, quando ancora vagabondavo per l’Appennino genovese accompagnata dal mio fedele sherpa, alla ricerca di castelli e antiche fortezze, ho avuto la fortuna di conoscere Roberto Bixio, un appassionato archeologo, speleologo ed esperto di cavità artificiali.
Negli anni successivi, grazie all’attività che svolge con il Centro Studi Sotterranei di Genova, ho potuto condividere alcune esperienze affascinanti e, senza dubbio, originali … beh, voi come definireste un passeggiata sotto al Palazzo del Principe Doria o dentro una miniera di rame preistorica? 😉
Una chiacchiera tira l’altra e, in queste occasioni, ho scoperto che, tra l’altro, Roberto è un pittore ed un illustratore molto apprezzato. Per farvi un’idea potete dare un’occhiata al suo sito: sono certa di darvi davvero un buon consiglio! Qualche nome che compare nel suo “curriculum”? Esposizioni con Warhol, Leoni, Manara, inviti al Saga di Parigi, collaborazioni con Mondadori, De Agostini-Rizzoli, Geo&Geo, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l’Università di Nottingham, citazioni sull’Oil Paintings in Public Ownership della Public Catalogue Foundation di Londra …

Dal 1998, Roberto è stato incaricato da Costa Crociere di eseguire diverse opere destinate al decoro delle unità della propria flotta, comprese le più moderne ed eleganti: le 15 tavole della Via Crucis collocate nelle cappelle di bordo, il decoro integrale di alcuni saloni di Costa Tropicale e Costa Europa, i “ritratti” di numerose navi … Tra le altre opere, ci sono alcune serie di affiche a carattere etnico, realizzate con tecnica ad acquerello e caratterizzate da un’estesa gamma cromatica e da colori liquidi e brillanti: una tavola per ognuna delle serate etno-gastronomiche organizzate a bordo durante le crociere.
Insomma, per ogni tavola dipinta, una tavola imbandita diversamente, con i prodotti tipici d’Italia, Francia, Cina, Giappone, Argentina, Messico, Brasile: bellissime e coloratissime!

E allora mi è venuta in mente una cosa: e se provassimo a fare un percorso alla rovescia?
Potrei presentare sul Luppolo le tavole e cercare delle blogger dalla fervida fantasia che abbiano voglia di scatenare le loro cucine: una blogger ed una ricetta per ogni tavola! Agli amici di CibVs l’idea è piaciuta e sono pronti a partire. Voi cosa ne dite?

Qui sotto potete trovare le tavole e le poche regole necessarie a partecipare.

                   

Il titolo iniziativa è “Cucina l’arte e …” e, per partecipare, è sufficiente:

  • scegliere una o più tavole;
  • postare sul proprio blog una ricetta che illustri al meglio o che si possa abbinare con la tavola scelta;
  • il post dovrà iniziare con l’immagine della tavola scelta e chiudersi con il logo dell’iniziativa (qui sotto) con il link a questa pagina e con il logo di CibVs con il relativo link;
  • specificare che la tavola è opera di “Roberto Bixio x Costa Crociere”;
  • inserire nome della ricetta ed il link al vostro post nei commenti qui sotto o inviarlo via e-mail a illuppoloselvatico@gmail.com
  • il termine ultimo per l’invio è il 18 giugno.

E poi? Il poi non l’ho ancora pensato. Per ora è un semplice esperimento: vediamo cosa ne esce … 😉