Orecchioni, orecchiette, recchie …

… ovvero pleurotus, cioè funghi.

Una delle specie più conosciute e più coltivate al mondo. Certo, quelle che si trovano sui tronchi e sulle ceppaie di pioppi, gelsi e salici hanno un sapore ben diverso da quelle coltivate che si possono acquistare in molti supermercati. Per fortuna, lungo le sponde dello Scrivia, a pochi metri da casa mia, non è certo difficile raccoglierne in quantità, soprattutto se si dispone di un buon raccoglitore professionista. 😉

Raccogliere questi funghi invece di acquistarli, oltre all’evidente vantaggio dal punto di vista economico, garantisce quasi sempre di avere a disposizione “pezzature” differenti e, quindi, di sfruttare al meglio i diversi modi di cucinarle: a tocchetti, in un misto di funghi in umido quelle più grandi; impanate e fritte quelle di medie dimensioni; sott’olio quelle più piccole.

Il clima di questi giorni è favorevole alla nascita e la raccolta di oggi è stata particolarmente ricca. Dopo aver scelto le più adatte ad un buon fritto e averne messo un altro po’ in freezer (dopo averle scottate), con le più piccole e fresche ho deciso di preparare qualche vasetto di orecchiette sott’olio.

Ingredienti

  • Orecchiette fresche, di piccole dimensioni;
  • aceto di vino bianco;
  • vino bianco secco;
  • qualche spicchio d’aglio;
  • due o tre chiodi di garofano;
  • olio evo;
  • sale.

Preparazione

Pulire e lavare accuratamente i funghi.
Mettere sul fuoco una pentola con una miscela di vino bianco e aceto nella proporzione di uno a uno e qualche chiodo di garofano. La quantità del liquido dovrà essere sufficiente a coprire i funghi.
Portare ad ebollizione, aggiungere i funghi e salare. Lasciare sul fuoco per tre-quattro minuti da quando riprende a bollire, nel frattempo schiumare.
Scolare, eliminare i chiodi di garofano e lasciare asciugare i funghi per circa 12 ore.
A questo punto, invasare, aggiungendo uno spicchio d’aglio per ogni vasetto.
Man mano che si mettono i funghi nel vasetto aggiungere l’olio fino a coprirli completamente. Fare attenzione che non rimangano bolle d’aria.
Chiudere e riporre in dispensa al buio.
Consumare dopo almeno 15 giorni.

Nota: se vi capita, non perdetevi l’occasione di assaggiarle … stando a quanto riportato da studi recenti, farete del bene anche alla vostra salute. Cosa si può volere di più? Saziano, sono buone e tengono tranquilla anche la coscienza di noi golosi! 😉

***

Allungo solo di poche righe questo post per una segnalazione. Le orecchiette, come le chiamano qui da noi, trovano il clima di questi giorni particolarmente favorevole. Purtroppo, il clima di questi giorni sta letteralmente martoriando molte zone d’Italia, in particolare il Veneto. In questi stessi giorni, molti italiani sono “distratti” da altre “notizie”; così, ai disastri che la pioggia ed i dissesti idro-geologici stanno provocando, non si presta l’attenzione dovuta.
Dovuta nel vero senso della parola, perchè se c’è una regione che non ha mai fatto mancare il proprio aiuto in qualsiasi calamità abbia colpito il nostro Paese (e non solo!) è proprio il Veneto. I veneti ci hanno abituato a considerarli “gente che si tira su le maniche” e si aiuta da sola… questo non è un buon motivo per lasciarli soli! Per questa ragione, sono particolarmente grata a Libera di “Accantoalcamino’s” e a Marica di “La Mucca sbronza” per il loro post.

Qui, aggiungo solo questo:
Intestatario del conto corrente messo a disposizione per la raccolta di fondi per gli alluvionati è la REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia.
Riportiamo qui di seguito i dati completi per poter effettuare il bonifico bancario:
IBAN: IT 62 D 02008 02017 000101116078, Banca Unicredit,
Intestatario: REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia
Causale: “Emergenza alluvione novembre 2010″
Con l’occasione si ricorda inoltre che è possibile aderire all’iniziativa anche inviando un sms al numero 45501 ( 2€)

18 thoughts on “Orecchioni, orecchiette, recchie …

  1. Mi hai incuriosita, io trovo i recchioni solo al supermercato e, ti dirò, san di poco, credo che quelli trovati “allo stato brado” abbiano un sapore in più..buonissima giornata..

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    • Lisa, stai forse insinuando che scrivo ricette “ad personam”? 🙂
      No, comunque niente funghi per mr. b
      Credo che le battute sugli omosessuali e le barzellette sugli ebrei (che a quanto pare scandalizzano molto meno) siano studiate ad hoc ed arrivino sempre nel momento giusto per distrarre l’attenzione da altre nefandezze ben peggiori.
      Anche se non sempre ci riesco, credo che sia meglio “proporre a favore” invece di “protestare contro” (c’è sempre il modo di prendere due piccioni con una fava… a proposito, qualcuno conosce un’azienda agricola veneta gestita da omosessuali in modo da poterla adottare sui nostri blog? si potrebbe dare anche una mano a qualcuno …). 😉
      E poi, tu che sei avvocato, se non sbaglio, dovresti saperlo:, le cariche istituzionali vanno rispettate a prescindere da chi le ricopre. Se proprio devo, dedicherò questi funghi al presidente del Milan: tanto, con quelle due pere che gli ha portato in casa la vecchia Signora, con la frutta è già a posto 😉
      Ciao!

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  2. Sai che in un primo momento pensavo parlassi delle “nostre” orecchiette?
    Buoni questi funghi,io spesso li propino ai miei figli sotto forma di cotolette,e loro che non mangiano funghi,le gradiscono tanto.
    Ciao 🙂

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  3. Ciao cara, ricordo che quando ero piccola con mio padre si andava spesso a funghi…che ricordi, e come dici tu sicuramente sono più buoni quelli raccolti sui tronchi e hanno un sapore ben diverso da quelli che si trovano nei supermercati e credo che valga per tutti i tipi di funghi!!! Queste orecchiette non ho mai avuto la fortuna di assaggiarle ma se ne parli così bene devono essere buonissime e se poi sono anche salutari allora siamo al top!!! un abbraccio 😉

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  4. Anche a me piaciono molto i funghi, e la foto del tuo vasetto sott’olio è una meraviglia….vorrei averne a disposizione tanti da poter preparare e regalare per le feste!! Sai che bello!!
    Per quello che può importare, sono d’accordo con la tua risposta al commento precedente..
    Ciao

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    • @Tiziana: in effetti qualche vasetto da regalare a Natale insieme ad un po’ di prcini secchi, quando l’annata è buona, lo faccio. Grazie e a presto!
      @Luciana: a me piacciono molto, anche perchè a differenza di altri funghi mantengono sempre la loro croccantezza. Spero che le ricerche che li indicano anche come salutari siano serie 🙂
      @Maria: figlioli fortunati :-). Anch’io le faccio così di tanto in tanto!

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  5. assolutamente un barattolo così mi riempirebbe di gioia infinita, un barattolo tuo di funghi così per una marmellata delle mie, scambio per natale, magari davanti ad una bagna cauda?….mi stai conquistando sempre più!

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    • Puoi dirlo forte! I porcini, anche acquistati al supermercato, restano un fungo non coltivato; i pioppini, non mi sembra prendano sapori particolari; i pleurotus “selvatici”, invece, secondo me sono davvero un’altra cosa!
      Buon week end!
      Ciao!

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  6. Dolcissimi Antonella e Daniele, vi auguro una bella domenica, che sia rassettando casa, o cucinando per una tribù di ospiti affamati o in riva al fiume a raccogliere funghi, qualsiasi cosa facciate che vi renda felici…amen 😉

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